Terminologia


Questa pagina vuole essere un punto di riferimento semplice per accedere al significato di alcuni termini ricorrenti nelle altre parti del sito. Non sostituisce il dizionario, ma integra alcuni aspetti pił prettamente psicopatologici.
A | B | C | D | E | F | G | H | IJK | L | M | N | O | P | Q | R | S | T | U | VW | XYZ

A

Abulia:
mancanza delle abituali azioni che indicano il compimento delle intenzioni e delle motivazioni.

Acatafasia:
Linguaggio inadeguato al pensiero

Afasia:
Alterazione delle capacità di tradurre le sequenze sonore e grafiche in significati e viceversa, cioè incapacità a tradurre stati d'animo e significati in forme sonore o grafiche. Può essere sensoriale quando porta alla perdita o a disturbi della capacità di leggere o comprendere il linguaggio parlato, o motoria quando porta alla perdita o a disturbi della capacità di scrivere o parlare.

Ambiguità:
Condizione implicante la possibilità di una duplice interpretazione; inglobamento nel linguaggio di termini con significati ambigui o affini.

Amimia:
perdita o riduzione della espressione del viso, con povertà o assenza dei movimenti emozionali ed espressivi della faccia anche durante situazioni emotive.

Ansia:
stato d'animo complesso, avvertito dal soggetto come una sensazione penosa di pericolo, talora imminente, senza che vi sia un oggetto reale a provocarla.
Lieve: è apprensivo, inquieto, incerto durante tutto il colloquio.
Moderata: trema, suda, lamenta palpitazioni durante tutto il colloquio.
Grave: il panico o il timore sono gravi ma non al punto da far perdere il controllo.

Angoscia:
variante semantica del concetto di ansia che può essere intesa in senso quantitativo e/o qualitativo. In senso quantitativo può voler dire ansia molto intensa con prevalenza di sintomi somatici, in particolare senso di costrizione al precordio (angor), e talvolta con seguente sensazione di morte imminente. Dal punto di vista qualitativo può essere intesa come un penosissimo stato d'animo di fronte ad un pericolo mortale in senso lato, non più proiettato nel futuro e quindi evitabile, ma incombente e, quindi, inevitabile e irreparabile.

Aggressività:
Comportamento ostile e distruttivo, fisico o verbale, di varia intensità fino alla violenza omicida.

Allucinazione:
E' una falsa percezione, che possiede le caratteristiche soggettive della percezione, ma insorge senza stimoli sensoriali adeguati. Definita anche percezione senza oggetto o corrispondente stimolo esterno.
Allucinazioni ipnagogiche: insorgono in stato di dormiveglia e di addormentamento.
Allucinazioni ipnopompiche: avvengono nella fase di risveglio, quando il pensiero è povero di contrasti, torpido; vi è disorientamento temporo-spaziale, sentimento di vuoto e smarrimento; le percezioni sono vivaci ma l'umore indifferente.
Allucinazioni extra-campali: proiettate fuori del campo visivo, per esempio viene riferito di vedere una cosa posta dietro il soggetto.

Allucinosi:
insorgenza acuta di allucinazioni vivaci, per lo più visive, proiettate nello spazio, viste come su uno schermo; criticate dal soggetto, per lo più su base tossica o con una identificabile causa organica.

Anoressia:
o disoressia, rifiuto di assumere il cibo.

Allomnesia
ricordi incompleti, o falsi per erronea collocazione nel tempo e nello spazio passato, come ad esempio nella deformazione melanconica della storia vissuta, del rivivere la propria storia.

Amnesia
perdita generica della rievocazione dei ricordi
Amnesia retrograda: impossibilità di rievocare eventi in un arco di tempo antecedente alla causa del disturbo.
Amnesia anterograda
è un disturbo della fissazione, per cui non possono venire rievocati avvenimenti successivamente ad un evento di solito psico-traumatico.
Amnesia elettiva: tocca solo determinati ricordi collegati tra di loro da un significato comune, legato all'apprendimento (es. una lingua straniera)
Amnesia lacunare: impossibilità di rievocare relativa ad un arco delimitato di tempo.

Anosognosia:
incapacità di avere coscienza di un deficit della motilità

Accelerazione ideica
accelerazione delle associazioni, per cui il pensiero appare ricco di idee labili, il soggetto è incapace cioè di mantenere l'attenzione, approfondendo specifici contenuti; il grado estremo è la fuga delle idee.

Allarme fobico
stato di tensione e apprensione relativo al vissuto fobico

Allarme ipocondriaco
stato di tensione e apprensione relativo al vissuto ipocondriaco

Allarme nevrastenico
stato di ansia tensivo ed apprensivo relativo alle possibilità delle proprie prestazioni somatiche o mentali, alimentato da cenestopatie e psichestesie

Ambivalenza
è uno stato d'animo in cui il soggetto attribuisce ad un oggetto contemporaneamente significati di attrazione o repulsione. Spesso inconsapevole. In genere il soggetto prova sofferenza e incapacità decisionale

Anedonia
in senso generale è l'incapacità a provare piacere e gioia, cui consegue parziale o totale inibizione dell'attività

Apatia
mancata risposta affettiva e/o sentimentale e/o emotiva a stimoli che normalmente provocano una risposta, perché vissuti dal soggetto come lui-concernenti; ne consegue inibizione dell'attività e apparente indifferenza e distacco

Autocommiserazione
senso di profondo abbattimento per un errore (realmente commesso o immaginario) o l'incapacità dimostrata (o presupposta) in un frangente, che si traduce in una commiserazione di se stesso e nell'incapacità di reagire opportunamente

Acting out: passaggio impulsivo all'azione, per cui il soggetto agisce senza apparente considerazione per conseguenze negative, con modalità scisse dalle abituali motivazioni

Agitazione psicomotoria: attività motoria eccessiva associata con un forte sentimento di tensione interna, afinalistica, non produttiva e ripetitiva

Arresto psicomotorio o Blocco o Stupor:
condizione di immobilità e non reazione agli stimoli ambientali. Si può verificare nei più gravi stati depressivi o maniacali, o confusionali, nella catatonia o in seguito a shock emotivo

Astasia-abasia:
incapacità a reggersi in piedi e a camminare, in assenza di segni neuropatologici obiettivi; la motilità è conservata in altre posizioni, per esempio a letto. E' tipica dell'isteria

Astenia:
mancanza sobiettiva di forze e di spinte all'azione, senso di fatica che un soggetto prova in mancanza di un corrispettivo lavoro o sforzo

Automatismo al comando:
esecuzione di ordini senza considerazione del significato e delle conseguenze dell'atto

Automatismo di imitazione:
vengono eseguite azioni per imitazione senza alcun ordine ne significato.

Aprossessia:
incapacità totale a mantenere l'attenzione.

Alterazione crepuscolare della coscienza:
è un restringimento del campo della coscienza, nella quale vengono filtrati stimoli dall'ambiente esterno o dal mondo interiore del soggetto, in rapporto ad una determinata costellazione di rappresentazioni, idee, sentimenti. Può essere orientato o disorientato, con o senza delirio

Alterazione ipnoide di coscienza o Torpore:
alterazione quantitativa dell'attività della coscienza. La soglia della coscienza si innalza; la reattività psichica alle stimolazioni di vario genere è torpida, cioè rallentata (ed il rallentamento rappresenta il sintomo fondamentale), ma il modello generale del controllo di coscienza è mantenuto

Alterazione onirica di coscienza:
disturbo grave della coscienza, caratterizzato dalla coesistenza nella coscienza di elementi eterogenei che si collegano tra loro in modo scoordinato, per dissociazione secondaria; dovuto a diminuzione quantitativa del controllo di coscienza e contemporaneamente ad alterazione qualitativa del suo modello di funzionamento

Alterazione oniroide della coscienza:
è un'alterazione qualitativa del controllo di coscienza: in tempi rapidissimi il soggetto passa da uno stato di lucidità ad una alterazione di coscienza in cui, come per un fascinamento improvviso, vive, con distacco dalla realtà, temi deliranti, con o senza disturbi psicosensoriali, con una congrua risonanza affettivo-emotiva. Con altrettanta rapididà può tornare ad un lucido contatto con la realtà, con amnesia più o meno completa ed incapacità critica rispetto al precedente abnorme vissuto

Amenza:
è il livello più grave dell'onirismo, con massima frammentazione dei contenuti di coscienza

 


B

Bizzarria:
Combinazione insolita di qualità che danno l'impressione dello strano e del fantastico, e sembrano esprimere una intenzione sconcertante di paradossalità e illogicità.

Blocco del pensiero
interruzione temporanea del corso associativo, dovuta all'eclissarsi dalla coscienza dei suoi contenuti, prima che un pensiero o un'idea siano stati completati. Dopo un periodo di silenzio, che può durare da pochi secondi a qualche minuto, il soggetto segnala di non riuscire a ricordare cosa stava dicendo o cosa intendeva dire. Si dovrebbe parlare di blocco solo se il soggetto spontaneamente riferisce di avere perso il filo del pensiero, o se, su domanda dell'intervistatore, il soggetto giustifica in tal modo la sua interruzione.

Bulimia:
crisi di fame eccessiva; l'assunzione del cibo viene effettuata in modo compulsivo.


C

Catatimia
influenza di un circoscritto complesso ideo-affettivo, che non disturba lo stato generale affettivo. Il corso del pensiero può essere influenzato soltanto in relazione ad una determinata rappresentazione, ricca di carica affettiva. Il contenuto dei complessi ideo-affettivi plasma, con un meccanismo inconscio, direttive specifiche della strutturazione del pensiero, indipendentemente dal disturbo generale dell'affettività. L'influenza catatimica si esplica tipicamente sulla strutturazione logica del pensiero e sul sentimento di realtà, fino a giungere ai veri disturbi della coscienza della realtà dei deliroidi catatimici


Claustrofobia
paura dei luoghi chiusi.

Confabulazioni
falsi ricordi, in genere fantastici, in un soggetto per lo più colpito da patologia psico-organica, che presenta anche amnesia di fissazione, amnesia lacunare e suggestionabilità.

Concretismo
incapacità a formulare pensieri astratti

Circostanzialità
il soggetto, nel suo discorso, si dilunga in particolari e dettagli superflui per il senso generale del discorso, senza che sia alterata, dal punto di vista formale, la strutturazione dei nessi associativi. Il pensiero circostanziato è espresso con eloquio pedante e barocco, ricco di dettagli irrilevanti.

Catalessia: stato di immobilità, con assenza di reazione e resistenza plastica ai movimenti passivi "flexibilitas cerea". Si può verificare nella catatonia, associata al negativismo e alla flexibilitas cerea, nell'isteria, nell'induzione ipnotica, o simultaneamente in gruppi di persone per imitazione o identificazione in seguito a shock emotivi collettivi.


Cataplessia: perdita improvvisa del tono muscolare con caduta a terra. Si può verificare nell'encefalite, nella narcolessia, nell'epilessia o negli shock emotigeni.


Catatonismo:
stato di immobilità con assenza di reazione e tensione persistente in alcuni gruppi muscolari per cui i segmenti del corpo assumono spontaneamente particolari atteggiamenti relativamente fissi, con resistenza ai tentativi di modificarli. Sindromicamente simile alla catatonia ma riferito in genere a patologie diverse dalla schizofrenia, come tossinfezioni, epilessia, tumori cerebrali, traumi cranici, arteriosclerosi cerebrale.


Coazione:
esigenza irresistibile e continua a compiere un rituale o un gesto;


Compulsione:
spinta impellente all'azione


D

Depersonalizzazione:
perdita del sentimento di proprietà degli atti di coscienza, cui conseguono sentimenti di estraneità, di non familiarità, di irrealtà, di automatismo e di sdoppiamento.
Depersonalizzazione allopsichica: i sentimenti di depersonalizzazione sono polarizzati sulle percezioni delle realtà esterne.
Depersonalizzazione autopsichica: i sentimenti di depersonalizzazione sono polarizzati sull'attività del proprio io e sul sentimento di proprietà del proprio io; paradossalmente possono concernere perfino gli stessi sentimenti dell'io: sentimenti di estraneità rispetto ai propri sentimenti.
Depersonalizzazione somatopsichica: i sentimenti di depersonalizzazione sono polarizzati sulla appartenenza e sull'attività del corpo o di sue parti.

Dejà veçu:
il soggetto ritiene di aver già vissuto una situazione che in realtà vive per la prima volta.

Dejà vu:
il soggetto ritiene di aver visto qualcosa che in realtà vede per la prima volta.

Disartria:
alterazione delle strutture motorie utilizzate per l'articolazione-fonazione, da cui risulta difficoltà all'articolazione delle parole.

Dislalia:
difficoltà nell'articolazione delle frasi.

Disorientamento:
incapacità di ricordare o riconoscere i riferimenti spaziali, temporali, situazionali e delle persone con le quali si è in rapporto.

Dissociazione ideo-affettiva:
separazione, o associazione incongrua o discordante tra contenuto ideativo e corrispondente risonanza emotivo-affettiva da un pensiero, una situazione, un oggetto.

Delirio (idea delirante) (pensiero delirante):
giudizio errato per cause morbose con abnorme sentimento di certezza, non modificabile dall'esperienza o dai tentativi di persuasione o confutazione fondati sulla dialettica.
Rispetto al contenuto il delirio può essere:
fantastico;
assurdo, ovvero impossibile perché contraddittorio rispetto al senso di realtà comunemente accettato.. Es: "penso con mezzo cervello perché l'altra metà mi è stata rubata"
verosimile: tutti i condomini ce l'hanno con me.
Altri caratteri sono:
l'autoriferimento = "tutti pensano a me" "tutto è rivolto verso di me"
la generalizzazione = totalizzazione illegittima, è convinto di sapere cosa pensano tutti gli altri di se.
Deliri lucidi: delirio in cui lo stato di coscienza è normale.
Deliri confusi: lo stato di coscienza è confuso in una delle varietà sindromiche della confusione.

Deliroidi (deliri secondari):
sono collegabili dal punto di vista della motivazione del soggetto, e quindi psicologicamente comprensibili, ad un dato psicologicamente abnorme, su base di natura caratteriale (per es: un timido insicuro ha comprensibilmente paura di essere mal giudicato e quindi poi presenta un delirio persecutorio derivabile da questa immagine che ha di se). Le interpretazioni deliranti sono l'attribuzione di un significato abnorme di tipo delirante ad un avvenimento reale; è presente una catena associativa, che può essere anche erronea, che porta alla attribuzione del significato. Le intuizioni deliranti sono la presa di coscienza con attribuzione delirante di significato a un dato che si presenta alla coscienza, senza la mediazione di una percezione o di un ragionamento, senza ulteriori collegamenti associativi. Nelle percezioni deliranti, per cause morbose il soggetto attribuisce un significato erroneo, nel senso delirante, ad una percezione correttamente percepita, in assenza di dati emotivi e/o motivazionali, che rendano comprensibile questa attribuzione di significato per l'interlocutore.

Deliri elementari (frammentari) o spunti deliranti:
idee deliranti non collegate tra di loro in un "tema" vero e proprio.

Deliri sistematizzati o strutturati:
insieme di idee deliranti permanenti, collegate fra loro metodicamente, che si sviluppano in un significato determinato, seguendo un filo logico.

Delirio dissociato:
idee deliranti che, ancorché significative di un tema, presentano i caratteri della dissociazione (vedi delirio lucido, delirio a coscienza lucida, vedi deliri a coscienza confusa nei vari tipi di confusione, vedi onirico, oniroide, crepuscolare)

Demenza o Regressione mentale:
deficit acquisito della efficienza intellettiva, con regressione del Q.I. a valori inferiori a quelli propri del soggetto nel suo precedente stato di normalità.

Depressione o Malinconia:
orientamento olotimico dell'umore nel senso della tristezza vitale patologica.

Disforia:
stato d'animo o umore non specificamente o univocamente orientato nel senso dell'ansia, dell'euforia, della tristezza o del delirio. E' un misto di sentimenti ed emozioni di tristezza, inquietudine, ansia, malumore irritabilità aggressiva, vissuti in rapida ed inestricabile successione.

Disinibizione:
in senso generale il contrario di inibizione, cioè diminuzione della capacità di controllo delle proprie idee, sentimenti, affetti, emozioni.

Distimia:
in senso generale alterazione del tono dell'umore sia nel versante depressivo, che in quello maniacale.

Distraibilità:
facilità a distogliere l'attenzione da un oggetto o un argomento

Distrazione:
sbadataggine, disattenzione, errore dovuto a mancanza di attenzione.

Deterioramento mentale:
In senso ampio è la perdita irreversibile per cause morbose delle abituali capacità ideative, affettive, comportamentali e sociali del soggetto.
Diminuzione dell'efficienza intellettiva che non raggiunge la gravità dello stato demenziale e non si accompagna ad altri sintomi propri di quella sindrome, in genere rilevabili con l'applicazione di idonei reattivi mentali.

Debolezza mentale o frenastenia, o oligofrenia:
Deficit congenito dell'efficienza intellettiva, che si manifesta nell'infanzia.

 


E

Eccitamento:
Stato di iperattività, generalmente incontrollabile da parte del soggetto, ideativa, affettiva, emotiva e comportamentale, talora pericolosa per se e per gli altri, presente in varie sindromi psichiatriche, consecutiva, a seconda della nosologia, a disturbi primari dell'affettività (ansia, mania), dell'ideazione (deliri) o della coscienza (confusione).
Eccitamento maniacale: stato che coinvolge le sfere cognitive oltre a quelle emotivo-affettive e pulsionali e si traduce nella mimica, nei gesti, nel linguaggio e nelle azioni. Ha un aspetto ludico di giocosità, ha carattere di totipossibilità, non vi è solo esagerazione emotivo-affettiva ma uno sgorgare ininterrotto di emozioni. In genere vi è una riduzione del sonno.
Eccitamento psicomotorio: si manifesta con agitazione motoria, incoordinata, talora accompagnata a espressioni di una esagerata attività psichica dissociata

Ecolalia:
ripetizione immediata, fedele, automatica delle parole o frasi udite.

Ecomimia:
ripetizione automatica dei gesti.

Empatia:
Capacità, nel corso di una relazione intersoggettiva, di immedesimarsi nello stato d'animo altrui, comprendendone le motivazioni dei sentimenti, degli affetti, delle emozioni e dei temi ideativi. Ciò è possibile quando lo stato d'animo altrui è "comprensibile", cioè negli stati di normalità o di patologia caratteriale o nevrotica, risulta difficile, se non impossibile, negli stati d'animo psicotici esogeni o endogeni.

Epitimia:
meccanismo cosciente o semi cosciente, che restringe il controllo di coscienza. Con questo meccanismo il soggetto elabora eventi fortemente emotigeni collegati a sue paure o desideri, e per mezzo del quale struttura sintomi psicopatologici, in genere teleonomicamente indirizzati al bisogno di essere valorizzato. Si riscontra prevalentemente nell'isteria.

Estasi:
essere fuori di sé. E' caratterizzata dalla soppressione dei contatti percettivo-motori con l'ambiente esterno, con tendenza all'immobilità, da una iperattività dei vissuti introspettivi con un'esaltante esperienza di gioia. A parte le estasi mistico-religiose dei "santi", si riscontrano in psicopatologia nei deliri mistici, con o senza allucinazioni, e negli stati di eccezione provocati dall'assunzione di alcune sostanze stupefacenti (cercare quali).

Euforia o Umore euforico:
grado inferiore dell'ipertimia; umore gaio, sentimenti e pensieri hanno una tonalità piacevole, il corpo viene vissuto con un senso soggettivo di benessere.


F

Fobia:
paura irragionevole, con coscienza di malattia, nei confronti di oggetti, persone, animali, situazioni sociali che comporta sentimenti di emozioni diverse, complesse e concatenate; la paura può diventare terrore e, in genere, si accompagna a ripugnanza, raccapriccio, disgusto, fino all'orrore.

Fuga delle idee:
Velocità associativa aumentata, per cui le idee si succedono rapidamente secondo catene associative e il soggetto salta da una all'altra, senza mostrare sintomi dissociativi. La successione delle idee avviene in prevalenza secondo associazione per assonanza, somiglianza, contrasto, e l'influenza di stimoli esterni. Gli alti gradi del disturbo sono caratterizzati dalla comparsa di associazioni per pura assonanza verbale. Elemento fondamentale è il disordine dell'ideazione, non identico nelle varie forme: si può dire genericamente che il corso del pensiero non appare più regolato dai principi direttivi normali.


Furto del pensiero: il soggetto riferisce che qualcuno o più persone, conoscono e si appropriano delle sue idee, leggendogli il pensiero.


G


H


I J K

Idea prevalente o dominante:
è costituita dall'arrovellarsi con ansia e preoccupazione per fatti, circostanze, pericoli. In questi casi il soggetto riconosce il tema del pensiero dominante come facente parte integrante del suo patrimonio ideo-affettivo, ne riconosce il valore per lui, anche se lo considera in pari tempo eccessivo e fastidioso.

Ideazione dissociata o dissociazione primaria o discordanza:
va inteso in senso generale lo scollamento tra entità psichiche che normalmente sono collegate in modo tale da dare al soggetto che vive l'esperienza del normale collegamento o a chi l'ascolta o l'osserva, l'impressione del normale, del ragionevole. La dissociazione non colpisce le singole funzioni mentali. può essere a coscienza lucida (primaria) o può essere secondaria a confusione dello stato di coscienza come negli stati confusionali.

Idee coatte:
sono costituite dai seguenti temi ideativi, il dubbio, o temi etici, scrupoli, ben conosciute dai confessori. Il paziente/penitente dubita di aver mai confessato tutti i suoi peccati e teme che la sua confessione sia nulla.
Immaginazione eidetica: particolari immagini che si presentano soprattutto ai bambini e agli adolescenti; l'eidetico vede immaginificamente determinati oggetti di fronte a se, benché questi non si trovino obiettivamente nel campo della sua percezione.

Inibizione dell'ideazione:
il corso delle idee appare rallentato per cause psicogene (come la paura in situazioni considerate pericolose dal soggetto), endogene (come nella depressione), o psico-organiche (come nel torpore mentale). Di conseguenza è compromessa anche la mobilità associativa ed i temi ideativi appaiono monotoni sino al monoideismo.

Insalata di parole:
il discorso del soggetto è una successione di parole che sembrano prese a caso ed espresse una dopo l'altra in modo tale che non è possibile cogliere il significato delle frasi. Può essere a coscienza lucida o secondaria a confusione.

Insonnia:
presenza di un sonno scarso ed inadeguato; si può differenziare sia per la sua durata che per il momento dell'insorgenza: insonnia transitoria (inferiore alle tre settimane e non associata ad altri sintomi), insonnia cronica (maggiore di tre settimane e secondaria ed associata ad altre condizioni morbose); insonnia precoce, all'addormentamento e insonnia tardiva al risveglio.
Ipersonnia: aumento della durata del sonno, caratterizzato frequentemente da accessi di letargie.

Illusione:
stimoli esterni reali vengono interpretati in modo errato e si fondono con elementi psichici subiettivi fino a formare un tutto percettivo, che non corrisponde alla realtà, benché da questa prenda lo spunto (percezione inadeguata all'oggetto, percezioni reali morbosamente falsate). Dipendono da alterazioni dell'affettività, della coscienza, dell'attenzione o dalla stanchezza.
Microzoopsia: percezione di piccoli animali che camminano sul proprio corpo o nell'ambiente

Impulso:
(dal latino impellere, spingere verso) è un atto incoercibile, non intenzionale, non finalizzato ad un obiettivo strategico a medio e lungo termine; fuori dal controllo del soggetto, non coscientemente motivato. Spesso pericoloso dal punto di vista morale e sociale per l'individuo che lo compie. Nella mente del soggetto non è preceduto, prima dell'esecuzione, da esitazione o tentativi di evitamento.

Ipercinesia:
aumento dell'attività motoria afinalistica.

Irascibilità:
disposizione a reagire aggressivamente.

Irrequietezza:
agitazione psicomotoria con componente ansiosa.

Ipermnesia
aumento della capacità mnemonica, accompagnata o meno da irruzione non motivata, non intenzionale, nel presente di ricordi, transitori, accompagnati da un restringimento del campo di coscienza

Ipoprosessia:
indica sia la diminuzione della potenzialità dell'attenzione che un incremento nelle sue fluttuazioni.

Irritabilità o Umore irritabile:
abnorme e spiacevole reazione emotivo/affettiva, con scarso controllo dell'ira, in rapporto a stimoli giudicati dal soggetto, o dalle persone con cui è in relazione, di poco valore.

Jamais veçu
una situazione abituale viene vissuta come se fosse la prima volta che uno vi si trova

Jamais vu
fenomeno del mai visto


L

Labilità affettiva:
instabilità del tono dell'umore, che passa in modo improvviso dalla polarità del piacere a quella del dolore, e viceversa, in maniera inadeguata rispetto agli stimoli del mondo interno o dell'ambiente esterno.

Logoclonia:
ripetizione veloce di sillabe o lettere.

Logorrea:
flusso continuo ed inarrestabile di parole.


M

Manierismi:
espressione mimica o gesticolatoria, adeguata al suo significato, ma artificiosa e goffa, che può ripetersi iterativamente.

Manipolazione:
tentativo di condizionare il comportamento di un soggetto con cui si è in relazione, con varie modalità: seduzione, inganno, suggestione, istrionismo.

Mitomania:
tendenza a deformare avvenimenti reali, o ad inventare avvenimenti fantastici in modo da potersi porre come centro di attenzione.


N


O


Obnubilamento:
caratterizzato da una riduzione della vigilanza e della consapevolezza di sé stesso e dell'ambiente; l'attenzione è marcatamente compromessa, il paziente è facilmente distraibili e può interpretare erroneamente le stimolazioni sensoriali, non è in grado di pensare velocemente e chiaramente.

Ossessione
Dal latino obsidere, cioè assediare, bloccare, occupato; idea ossessiva, idea coatta; pensiero anancastico o ossessivo; o anancasmo dal greco ananche, cioè violenza, costrizione, necessità di natura, fato: è una rappresentazione mentale di diverso tipo, un'immagine, un'idea, una musica, una pulsione, un'azione, una paura, che ha le seguenti caratteristiche formali: intruso nella catena associativa e contro la volontà del paziente in modo iterativo, stereotipo e persistente. Sono riconosciute dal soggetto come patologiche. Il soggetto sa che sono rappresentazioni della sua mente, ma non le riconosce come appartenenti al suo patrimonio ideo-affettivo. Sono egodistoniche, sono vissute con angoscia, spesso con ribrezzo e senso di colpa. I temi ossessivi possono essere molto vari, anche se il soggetto li riconosce come insensati e stravaganti sono molto spesso vissuti come immorali, indecenti e criminali.


P

Panico:
reazione individuale o collettiva di fronte ad un pericolo, reale o immaginario, comunque vissuto come catastrofico e quindi terrorizzante. Provoca una serie di gravi sintomi comportamentali, somatici e psichici in parte sovrapponibili ed in parte differenti a seconda delle nosologie in cui si presentano.

Pantoclastia:
furore distruttivo.

Parafasia: sostituzione di suoni o parole per un difetto di selezione, si distinguono in parafasie fonemico-letterali con elisioni di lettere o sillabe, ma la parola rimane comprensibile e parafasie semantiche o verbali in cui un vocabolo viene sostituito con un altro, in genere una parola passe-partout (coso, affare...).

Paramimia o mimica discordante:
discordanza nelle manifestazioni di una reazione affettiva. Per esempio esprimere in tono triste o iroso i ringraziamenti per un dono ricevuto.

Parafilie:
raggruppamento dei disturbi sessuali caratterizzati da eccitamento in risposta a oggetti o situazioni sessuali che non fanno parte delle modalità normali di eccitamento, e che in grado variabile possono interferire con la capacità di attività sessuali reciproche ed affettuose. Esempi sono l'esibizionismo: deviazione sessuale che consiste nel godimento ad esibire gli organi genitali di fronte ad altre persone, il feticismo: le manifestazioni essenziali sono impulsi sessuali ricorrenti e intensi, e fantasie sessualmente eccitanti, che implicano l'uso di oggetti inanimati (feticci), per una durata di almeno 6 mesi, il frotteurismo: le manifestazioni essenziali sono impulsi sessuali ricorrenti e intensi, e fantasie sessualmente eccitanti, della durata di almeno 6 mesi, che implicano il fatto di toccare e strofinarsi contro una persona non consenziente.

Pareidolie:
stimoli sensoriali elementari possono venire strutturati ed integrati fino ad assumere caratteri di una vivace immagine, anche senza la partecipazione di fattori affettivi o di disattenzione

Paura:
primitiva, e spesso intensa emozione, in risposta ad una minaccia o ad un pericolo esterno con precise reazioni vegetative, mentali e comportamentali. Deve essere distinta dall'ansia e dallo spavento.

Pavor nocturnus:
manifestazione episodica, caratterizzata da estrema angoscia, alti livelli di attivazione simpatica, vocalizzazione, senza ricordo di alcun contenuto psichico.

Pseudo-allucinazioni:
criticate; sono disturbi psicosensoriali che si presentano come una percezione di una voce o di una immagine interna, priva dei caratteri di corporeità proiettati nello spazio, espressione sempre di una psicosi.

Pensiero dereistico (autistico):
il soggetto manifesta pensieri che sembrano non tener conto della situazione della realtà esterna, malgrado sia capace di entrare in relazione con gli altri. Questi pensieri fanno parte di un vissuto e di una logica interiore che, pur non tenendo conto della situazione obiettiva, non entra per lo più in direttamente in conflitto con le esigenze del reale. Ne consegue la cosiddetta perdita di contatto o la rottura con la realtà è generalmente intesa come sinonimo di pensiero autistico ma può anche essere espressione di una marcata introversione caratterologica.


Pensiero magico o pensiero prelogico:
il soggetto ritiene che entità non umane, come gli animali, le cose, le piante, fenomeni naturali (come i fulmini), si comportino con finalità tipiche del comportamento umano. Questa forma di pensiero si riscontra nella prima infanzia, nel modo di operare dell'inconscio in senso analitico, ed in alcune popolazioni con cultura "animistica".

Pulsione:
spinta psicologica, può essere istintiva sensoriale-corporea, vitale, spirituale.

 


Q


R

Risposte a cotè, Risposte tangenziali:
quando si risponde facendo capire all'interlocutore che si ha compreso il senso della domanda, ma la risposta data è assurda rispetto al grado di cultura e conoscenza.

Rituale
sequenza di azioni attuate sempre con le stesse modalità, perché obbedienti a regole rigide che hanno il significato di meccanismo difensivo.

Ruminazione:
Dal latino ruminatio, è il dialogo interiore che esclude la parola, proprio dei filosofi e degli erermiti; meditazione insistente e talvolta assillante.


S

Sonnambulismo:
stato di coscienza alterata che si verifica in genere durante il primo terzo del sonno profondo notturno; il soggetto si comporta come se in parte dormisse, e in parte come se fosse vigile ( deambulazione ad occhi chiusi con evitamento degli ostacoli). Al risveglio c'è amnesia di quanto è avvenuto.

Spavento:
reazione dell'organismo in seguito ad uno stimolo inaspettato e sorprendente, giudicato come pericoloso. Coinvolge la mente ed il corpo con disturbi neurovegetativi del sonno, della coscienza, dell'esperienza del tempo e dello spazio. In particolari condizioni (guerre o catastrofi naturali) può provocare sindromi acinetico-stuporose o ipercinetico-crepuscolari.

Sopore:
sonno profondo dal quale il soggetto può essere risvegliato solo con stimoli di intensità elevata; la risposta agli stimoli verbali è assente o lenta o inadeguata. Appena lo stimolo cessa il paziente ricade nello stato soporoso.

Stato abbandonico:
tipico della depressione infantile, correlato ad esperienze di privazione affettiva genitoriale e quindi di insicurezza e tristezza. Ne consegue uno stato o di inanizione o di trasgressione correlato ai comportamenti propri dell'età infantile.

Stereotipie:
manifestazioni nel campo della motilità e della loquela ripetute per lungo tempo e nella stessa forma, indipendentemente da motivazione, scopo e significato

Stupore:
arresto psichico e motorio: condizione di immobilità e non reazione agli stimoli ambientali. Si può verificare nei più gravi stati depressivi o maniacali, o confusionali, nella catatonia o in seguito a shock emotivo.


T


U


V W

Verbigerazione:
linguaggio incoerente, sgrammaticato e di difficile comprensione; ha carattere impulsivo, si ha un susseguirsi rapido di parole e di frasi come se il soggetto fosse irresistibilmente costretto a parlare.


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